Una delle chiese che ha subito maggiori danni a causa del violento sisma del maggio 2012 è stata la Chiesa Madre di Fossoli situata nella campagna tra le località di Fossoli e di Novi di Modena. La chiesa di epoca ottocentesca insiste, con grande probabilità, sulle spoglie di un edificio di culto di epoca precedente ed appartiene alla tipologia a navata unica con cappelle laterali e transetto sporgente. La copertura a capriate lignee era nascosta da una serie di volte a botte attualmente in gran parte crollate, come anche gran parte delle pareti laterali. Su questo edificio si è intervenuti mettendo in atto una imponente opera di messa in sicurezza per evitare il crollo di ulteriori porzioni di muratura. Per eludere il rischio di crollo della facciata si è previsto di incamiciarla con un reticolo formato da elementi lignei collegati fra loro ed ancorati ad un ponteggio esterno autoportante controventato in entrambe le direzioni. I ponteggi interni all’edificio posti principalmente nella navata centrale hanno la funzione di evitare il collasso della struttura ed, inoltre, sostengono la copertura provvisoria che limita i danni provocati dall’esposizione prolungata alle intemperie. Per garantire la stabilità della porzione della volta del presbiterio rimasta in situ, è stato studiato un sistema di protezione provvisoria mediante centinature lignee con funzione di sostegno. Profondamente segnata dal sisma è anche la struttura dell’abside sulla quale si è intervenuti con una cinturazione della zona absidale, mediante l’applicazione di tiranti esterni, ancorati alla muratura in porzioni non lesionate, posti a diversi livelli.